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Tre motivi più uno per aprire un blog

Perché ho aperto questo blog?

Se ti stai chiedendo perché ho deciso di aprire un blog incentrato sul tema “apparecchio ai denti,” stai leggendo l’articolo giusto 🙂

Dopo aver risparmiato per qualche anno, sono riuscita a mettere da parte quanto serve per un intervento odontoiatrico. All’ansia di portare l’apparecchio ai denti per due anni, si è aggiunta la preoccupazione di dover estrarre quattro denti premolari (completamente sani!) per dare ai miei dentini lo spazio per “rientrare nei ranghi”. Lì per lì mi è sembrata una soluzione assurda (nel ventunesimo secolo?? Togliere 4 denti sani??) ma mi sono presto ricreduta.

Ho iniziato a chiedere pareri ad amici e conoscenti, a fare ricerche sul web, guardare video Youtube e leggere diversi articoli. E sapete cosa ho scoperto? Il mio caso (comprensivo di estrazioni) non è affatto un evento isolato! Perché allora mi sono stupita all’idea di dire addio a quattro premolari? Perché non ero a conoscenza di questa prassi ben consolidata? Perché chi ci è già passato non ha fatto sapere nulla in merito? Queste domande (e molte altre) sono state la miccia che ha fatto accendere in me l’idea di scrivere sull’argomento.

Anche se la maggior parte della popolazione italiana porta l’apparecchio, questo tema mi è sembrato essere una sorta di tabù, soprattutto per chi, come me, porta l’apparecchio in età adulta. E allora, non sarebbe bello parlarne e condividere questa esperienza? Così hanno preso forma i tre motivi scatenanti più uno per aprire un blog tutto mio:

  1. Per prima cosa mi sono accorta che le testimonianze in lingua italiana non sono tantissime se comparate a quelle in lingua inglese. Ho pensato così di condividere il mio percorso con chi potrebbe trovarsi, si sta trovando o si è già trovato sulla stessa barca e parla solo la lingua del Bel Paese.
  1. Un altro motivo scatenante è stato questo pensiero che continuava a balenarmi nella testa: oh mio dio, ben due anni! È un periodo lunghissimoooo! Pieno di turbe e patimenti!
    E subito dopo: Eppure, quante belle cose si posso fare nello stesso lasso di tempo?
    Ho così deciso di usare questi ventiquattro mesi per sviluppare un progetto tutto mio, un qualcosa che mi aiuti a tenere il passo con i due anni di apparecchio e che mi dia un senso di direzione. In effetti, durante e dopo l’apparecchio la vita continua! E due anni, col senno di poi, non sono così tanti. È dai tempi dell’università che non porto avanti un progetto di tale durata e ho così deciso di tenere, durante questa avventura, una sorta di diario.
  1. Al che direte: ma se è una sorta di diario, perché condividerlo? Ebbene, qui entra in gioco il terzo motivo che mi ha spinto ad aprire questo blog. Quando devo intraprendere un nuovo percorso, inizio forsennatamente a cercare informazioni sull’argomento, ascoltare testimonianze e trovare le informazioni più disparate. Perché quindi non condividere con altri le mie scoperte e la mia esperienza? Personalmente, sono sempre molto entusiasta quando trovo consigli utili o testimonianze di chi “ci è già passato” e vorrei anche io, nel mio piccolo, fare la mia parte. Credo che parlare di questa avventura non solo mi aiuterà a rielaborarla ma potrebbe essere un utile contributo a chi si trova o troverà nei miei panni.

+1 Inoltre, non ho potuto fare a meno di aggiungere una sezione dedicata ad alcune ricette vegan perché adoro cucinare e soprattutto mangiare. 😀 So che per molti mettere l’apparecchio si traduce in mangiare zuppette, yogurt e cibi morbidi per molto tempo. Spero non sia il mio caso e nemmeno il vostro ma, essendo molto previdente, ho pensato fosse carino inserire qualche ricetta sfiziosa adatta sia ai palati più sensibili che a quelli più agguerriti.

Sono sicura che l’apparecchio sarà solo una delle tante avventure che mi aspettano nei prossimi due anni. Alcune avventure saranno inaspettate e altre prefabbricate, alcune piacevoli e altre meno, alcune da dimenticare e altre da ricordare per tutta la vita. In questo periodo sto cercando di mantenermi entusiasta e aperta al cambiamento perché so che “The only way out is through”!

E voi? Sieti pronti all’avventura? 🙂

E.

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