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Giorno 1

Ciao a tutt*!

Oggi vi racconto come si è svolta la seduta di applicazione dell’apparecchio, quali consigli mi sono stati dati per mantenerlo al meglio e le mie impressioni nei giorni a seguire.

Seguitemi qui sotto! 😌

Scroll down!

➢ Applicazione

Mettere l’apparecchio non è stato in realtà così traumatico.

Prima di tutto mi hanno “spazzolato” i denti con una testina particolare per far sì che non ci fosse saliva sugli stessi. Se presente in quantità eccessiva, la saliva potrebbe inibire l’effetto della colla e, di conseguenza, le piastrine avere minor tenuta.
In seguito mi hanno messo gli apribocca e, con pazienza certosina, l’assistente ha applicato prima una colla specifica e poi le piastrine dedicandosi a un dente alla volta.

🔹 NB. Il secondo incisivo laterale sinistro è stato lasciato “libero” perché, trovandosi in una posizione particolare, verrà trattato in un secondo momento.

Una volta applicate le piastrine, hanno posizionato dei fili metallici che partono dai denti posteriori e arrivano fino ai canini, il filo ortodontico e gli elastici su ogni piastrina. Questi sono gli elementi che provocano quella tensione atta a mettere in movimento i denti.

Ora devo fare una confessione: a darmi coraggio durante la seduta sono stati i Backstreet Boys! Quando è partita “Everybody” ho sentito il ritmo pervadermi e ho capito che stavo facendo la cosa giusta. Grazie BSB!

Rock your body!

🕓 L’intera operazione ha richiesto una mezz’oretta all’incirca ed è stata per me indolore. Ho sentito un po’ di fastidio solo quando hanno “tirato” i fili dell’apparecchio, questione di pochi secondi. Non so se in questa prima seduta siano stati magnanimi, ma sta di fatto che il “tiraggio” dei fili è la parte più dolorosa di ognuno degli appuntamenti che ho avuto in seguito (fino al quinto mese quindi).

➢ Strane sensazioni

La parte più strana è stata quando, dopo aver tolto gli apribocca, ho sentito le piastrine invadere la mia bocca impedendomi di chiuderla del tutto. Ancora oggi per serrarla per bene devo sforzarmi, un’operazione che posso fare solo consciamente. Ormai ci ho fatto l’abitudine e so al mattino avrò un perenne mal di gola per almeno i prossimi due anni: mentre dormo è per me praticamente impossibile evitare di respirare anche con la bocca visto che non posso chiuderla.

➢ Cosa mi hanno consigliato

Una volta finita l’applicazione, l’assistente mi ha spiegato come devo lavare i denti (per una spiegazione approfondita controllate il mio articolo precedente🙂) mostrandomi l’intera procedura attraverso uno specchio. Mi è stato raccomandato di evitare cibi molto croccanti o eccessivamente duri: ciao ciao frutta secca, crosta croccante 🍕, crackers e chi più ne ha più ne metta.

Quando mi ha detto della pizza volevo piangere.. ma vi dico la verità, io la mangio lo stesso e ogni tanto mi concedo un po’ di frutta secca, ovviamente fatta a pezzettini molto piccoli e non subito dopo un controllo: il dolore sarebbe troppo forte in quel caso. Il che ci porta al punto seguente.

➢ Le prime due settimane

All’inizio mangiare è davvero faticoso. Anche se il “tiraggio” non mi ha fatto male di per sé, ho avuto la bocca indolenzita per diverso tempo. I primi 4 giorni non ho potuto masticare perché sentivo i nervi di ogni denti “pungere.” Mi sono cibata solo di zuppe, frullati, budini, mousse, purè e hummus.

Dal quinto giorno in poi ho iniziato a masticare un pochino e ho cominciato a mangiare patate bollite e pastina in brodo (stracotta).

La mia masticazione si è normalizzata intorno al decimo/dodicesimo giorno, ovvero ho iniziato a mangiare cibo solido ma comunque non croccante o duro.

Solo quando sono passate due settimane ho iniziato a mangiare più o meno tutto ciò che ho sempre mangiato (compresi i crackers), ovviamente con la dovuta cautela ed evitando cibi troppo difficili da mangiare.

🔶 NB. Ancora oggi mangiare per me non è una operazione facilissima perché, come vedrete e soprattutto sentirete, il cibo rimarrà incastrato ovunque. Io ho sempre la sensazione di ingerire metà di ciò che mastico e di metterci un sacco di tempo a finire ogni pasto (zuppe a parte).

O così o pomì

L’abituarmi dal punto di vista visivo è stato veloce in realtà. Avendo la parte superiore in ceramica, mi è sembrato che l’apparecchio non fosse troppo visibile e, forse per quello, mi sono messa l’animo in pace.

➢ E voi?

E per voi come è stato mettere l’apparecchio?

Avete incontrato tante difficoltà nel mangiare nei giorni a seguire? Vi siete sentiti a disagio per quanto riguarda la questione estetica?

Come sempre, se avete domande o volete condividere con me la vostra esperienza, lasciate un commento qui sotto o contattatemi direttamente tramite il form che trovate nella sezione “contatti.”

Grazie per avermi letta e ricordate che “the only way out is through“!

Alla prossima 🥰
E.

➢ Ps. Un video esplicativo

Ho trovato questo video esplicativo su YouTube che è secondo me molto chiaro, ve lo condivido:

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Come pulire i denti con l’apparecchio

Ciao a tutt*! 😸

In questo articolo vi parlo di un argomento che di primo acchito potrebbe sembrare scontato e banale, ovvero: come cambierà la vostra igiene orale quando porterete l’apparecchio. 🤓

Nello specifico, mi soffermerò sui seguenti due punti:

➢ Come mi hanno consigliato di lavare i denti;

➢ Quali sono gli strumenti che, oltre allo spazzolino, mi aiutano in questa mansione.

⤳ Consigli su come lavare i denti

Dopo avermi applicato l’apparecchio fisso, l’assistente mi ha spiegato come lavare i denti in maniera efficace.

🦷 Per prima cosa, mi ha consigliato di spazzolare dall’alto verso il basso tutta la gengiva.

Ho avuto sentimenti contrastati circa questa pratica e chiesto conferma una seconda volta poiché, dopo aver letto molti articoli sulle gengive recessive, ho pensato questa potesse essere un’azione a lungo andare deleteria.

Apparentemente questa sorta di massaggio alle gengive dovrebbe stimolare la circolazione del sangue e aiutare la gengiva a ricostruirsi, adattandosi in maniera più sana ed efficace al movimento dei denti.

Ammetto di conservare ancora perplessità in merito, per questo ho deciso di lavare/massaggiare le gengive solo una volta a settimana e utilizzando lo spazzolino classico.

Hanno consigliato anche a voi di lavare le gengive in questo modo? Quali indicazioni vi hanno dato?

🦷 In seconda istanza, mi è stato spiegato come pulire le piastrine.

Con l’aiuto di uno specchio, l’assistente mi ha mostrato che le setole dello spazzolino devono essere inclinate in modo da toccare in maniera perpendicolare la parte posteriore delle piastrine. Una volta appoggiato lo spazzolino alla piastrina, mi ha detto di contare per quattro secondi e spingere (possibilmente aiutarmi con un dito) le setole proprio dietro le piastrine: per intenderci nella parte tra il dente e l’elastico. L’operazione va ripetuta per ogni piastrina, sia nel lato superiore che quello inferiore.

Lavare i denti vi richiederà quindi più tempo del solito perché avrete più “materiale” in bocca da pulire e tanto cibo di cui sbarazzarvi!

Non importa per quanti minuti userete lo spazzolino, ci sarà sempre qualcosa che rimarrà incastrato tra i denti, le piastrine, il filo ortodontico e chi più ne ha più ne metta. Per questo è importantissimo avvalersi di qualche strumento in più. Ve ne parlo nella sezione seguente 👇🏽

⤳ Strumenti e prodotti che possono facilitarvi il compito

Questi sono gli strumenti e i prodotti di cui non riesco più a fare a meno. Ve li elenco nell’ordine in cui li utilizzo:

  1. Spazzolino elettrico
  2. Dentifricio con fluoride
  3. Scovolini di varia misura
  4. Il waterpick (o waterflosser)
  5. Collutorio con fluoride

1. Spazzolino elettrico

Personalmente preferisco utilizzare lo spazzolino elettrico anziché quello classico non solo perché mi è stato consigliato dal mio dentista ma anche perché le testine sono personalizzabili. 🙌

Soprattutto nelle prime due settimane di apparecchio e dopo ogni aggiustamento, sia la mia gengiva che i miei denti sono particolarmente sensibili, per questo ho iniziato ad utilizzare delle testine denominate “sensitive”, ovvero dalle setole più morbide. Devo dire che mi trovo molto bene e credo che continuerò a farne uso.

Io uso quelle dell’Oral B perché sono della medesima marca dello spazzolino elettrico.

Sensitive

2. Dentifricio con fluoride

Fluoriché? Sinceramente prima di mettere l’apparecchio non ho mai fatto caso a questo elemento. Eppure, come potrete constatare facendo alcune ricerche sul web, è un minerale che aiuta i nostri denti a rimanere sani e pare possa diminuire il rischio di carie e di recessione gengivale (per ulteriori chiarimenti vi lascio questo link https://www.dentalchoice.ca/what-is-fluoride-and-do-you-need-it/)

La marca che uso io si chiama Parodontax ma in commercio trovate diversi prodotti assolutamente validi, come Elmex, Gum e altre. Io ho scelto questa marca perché di più facile reperibilità qui in Olanda.

Vi avverto però: il sapore di questo dentifricio non è così buono! È molto salato e vi ci vorrà un po’ di tempo prima di farci l’abitudine.

3. Scovolini di varia misura

Io ADORO gli scovolini! All’inizio li odiavo, mi davano un po’ di fastidio perché non ero abituata ad usarli (sempre ligia al filo interdentale). Ora che ho l’apparecchio, sono il mio salvavita. Non importa infatti con quanta cura laverete i vostri denti, quanto tempo impiegherete e quanto costa il vostro spazzolino: senza scovolini la pulizia della vostra bocca non sarà mai completa.

Ce ne sono di diverse misure, quindi dovete scegliere quelle più adatte a voi. Ho scelto il plurale perché io per esempio ne uso di due misure diverse: una di 1.6 mm che utilizzo tra le piastrine (di colore blu) e una di 0.8 mm che uso tra i denti (di colore rosso).

Uso la marca Gum perché sono quelle più diffuse in Olanda, ma ce ne sono ovviamente di diversi brand.

Io personalmente trovo sempre qualche rimasuglio di pasta incastrato tra le piastrine e negli spazi vuoti lasciati dai denti che ho estratto, rimasugli che senza scovolino non riuscirei a eliminare. Ma il mio nemico numero uno rimangono gli spinaci, mi si incastrano ovunque!

4. Il waterpick (o waterflosser)

All’inizio non credevo al potere di questo strumento. Lo avevo provato prima di mettere l’apparecchio fisso e non avevo notato alcun tipo di risultato. Però no avevo le piastrine e il filo ortodontico, ovvero delle calamite per detriti di cibo senza precedenti!

È bellissimo quando lo utilizzate e vedere dei frammenti, anche se piccolissimi, di cibo cadere nel lavandino! 😺

Alcuni waterpick hanno in dotazione diverse testine, come per esempio una testina linguale. Io la uso sempre e mi ci trovo benissimo. Ho avuto prova della sua efficacia soprattutto nei primi tempi: la mia lingua era diventata praticamente nera a causa del collutorio PerioAid e la testina linguale ha portato via il colore nero in pochissime sedute. La testina linguale è quella blu, ovvero la terza contando sia da destra che da sinistra. 👇🏽

Io l’ho comprato online e ho speso all’incirca 40/50€. Questo modello ha 5 diverse velocità, io di solito non vado più in alto della terza perché ho le gengive sensibili. Inoltre mi piace utilizzare acqua tiepida, tendente al caldo. Ai miei dentini piace molto! 😻

Per quanto riguarda la manutenzione, lo trovo molto comodo: è wireless, la batteria è longeva (io lo metto in carica una volta ogni due mesi) e in dotazione mi hanno dato una comoda pochette da viaggio.

Un consiglio sul water flosser: fare attenzione agli schizzi! 💦 Le prime volte vi sembrerà di venire inondati da un getto incontrollabile d’acqua 🤣 Ma non preoccupatevi, all’inizio è normale e presto ci farete l’abitudine.

5. Collutorio con fluoride

Last but not least, il collutorio. A conclusione della mia igiene orale, non può mancare il collutorio, anche questo con fluoride. Lo uso però al massimo due volte al giorno, non di più. Come il dentifricio, il sapore non è dei migliori e ho notato che quando mangio qualcosa dopo aver utilizzato questo collutorio (persino la mattina appena faccio colazione), i cibi mi risultano amari e alle papille gustative serve qualche minuto per riabituarsi al sapore delle varie pietanze.

Anche in questo caso la scelta del collutorio è stata dettata dalla sua più facile reperibilità, per questo uso la marca Parodontax.

⤳ Considerazioni finali

Come avrete capito, una profonda igiene orale è indispensabile se volete evitare carie durante il trattamento ortodontico.

Io trovo estremamente fastidiosa la sensazione di fastidio provocata dai cibi che rimangono incastrati tra i denti, nelle piastrine e tra le gengive. Per questo, anche quando la mia pigriza ha il sopravvento, non posso fare a meno di lavare i miei denti. All’inizio ci impiegavo 10 minuti buoni, ora 9 e mezzo 😅

Di solito li lavo tre volte al giorno, generalmente dopo i pasti. Uso gli scovolini e il water flosser ogni volta, il collutorio solo dopo colazione e prima di andare a letto.

Purtroppo ho dovuto smettere di usare il filo interdentale perché mi risultava troppo complicato. Lo uso solamente per i cibi più ostinati e quando non sono sicura dell’operato degli scovolini.

Se volete, seguitemi sul canale YouTube!

E voi?

Qual è invece la vostra routine quotidiana? Vi costa molto tempo e fatica lavare i denti con l’apparecchio? Oppure vi siete talmente abituati che è diventata una abitudine naturale?

Come sempre, se avete domande o volete condividere la vostra storia, lasciatemi un commento.

E ricordatevi, the only way out è anche through your teeth, quindi puliteli a fondo! Ne gioverete in salute e in portafoglio 🙂

A presto!

E.

Apparecchio · Homepage

4 mesi di apparecchio: un aggiornamento

Ciao a tutte e ciao a tutti!

Scrivo questo articolo per darvi un aggiornamento in merito al mio trattamento. Ho l’apparecchio da quattro mesi e due settimane circa e voglio condividere con voi le mie considerazioni in merito a questa avventura!

Let’s begin!

Si è mosso qualcosa?

Ebbene sì! Si è mosso qualcosa, soprattutto i canini che piano piano stanno cercando di avvicinarsi ai premolari che mi sono rimasti. Devo dire che ho notato un cambiamento evidente solo intorno al terzo mese. Nei mesi iniziali la situazione sembrava totalmente stabile e per questo, ve lo confesso, all’inizio mi sentivo un po’ giù e molto dubbiosa circa la mia scelta.

C’è da dire che i vostri denti si muovono sempre ma all’inizio lo fanno “in sordina”, ovvero piano piano, permettendovi di vedere un reale miglioramento solo a distanza di tempo. Quindi, non perdetevi d’animo e cercate di aver pazienza: ci vorrà un po’ di tempo ma i risultati saranno presto visibili! 😉

Vi consiglio di fare delle foto alla vostra dentatura almeno una volta al mese o ogni due settimane, solo così potrete vedere con i vostri stessi occhi i primi cambiamenti.

Prima e dopo

Vi mostro ora delle fotografie di com’erano i miei denti appena messo l’apparecchio (ovvero poco dopo aver estratto 4 premolari) e come sono oggi, a distanza di 4 mesi e due settimane.

Mi scuso per gli elastici un po’ giallicci, colpa degli alimenti (soprattutto il caffè nel mio caso) che tendono inevitabilmente a macchiarli. Se anche voi avete gli elastici di questo colore, non inorridite, è assolutamente normale e non vuol dire che la vostra igiene orale sia scarsa.

Non è un bel vedere, mi dispiace. Diciamo che è un work in progress e spero che vedere il prima (a sinistra) e il dopo (a destra) vi incentivi in questo percorso.

Parte inferiore

Sono molto contenta del movimento dei canini perché non abbracciano più gli incisivi: evviva! 🥳

Anvedi!

Parte superiore

Anche nella parte superiore si può notare un notevole movimento dei canini. Pian piano si stanno avvicinando ai premolari che mi sono rimasti, spero che continuino a muoversi di questo passo. 😊

Parte sinistra

Come potete notare, il canino ora è lì in mezzo solo soletto. Spero si avvicini presto al premolare e che l’incisivo che rende il mio sorriso “alla Picasso” venga presto agganciato e fatto roteare (chissà che dolore!)

Parte destra

La parte superiore mi sembra si muova più a rilento rispetto a quella inferiore. Devo ammettere però che c’è un più che evidente cambiamento. 😺

Parte frontale

Sinceramente io non noto tanta differenza per quanto riguarda la parte frontale… e voi? Cosa ne pensate? 😃

Sono contenta di come sta andando?

Diciamo che negli ultimi mesi ho avuto alti e bassi. All’inizio non notavo alcun cambiamento e ho avuto diversi ripensamenti: ho fatto la scelta giusta? Non potevo tenermeli così com’erano e basta?

Arrivata al terzo mese però ho iniziato a intravedere i primi risultati e devo dire che sono stati un grosso incentivo a pensare positivo. 😌

Consiglio!

Sicuramente lo sapete già ma vale la pena sottolinearlo: vi consiglio vivamente di non saltare alcun appuntamento! Lo so, i contrattempi possono capitare e non tutto va sempre come pianificato. Se potete però cercate sempre di non saltare la vostra visita periodica perché non solo questo significherebbe prolungare di almeno un altro mese il vostro trattamento ma anche (e questo è ciò che è successo nel mio caso) portare l’apparecchio inutilmente per un mese intero.

Quando mi hanno chiamato per disdire mi sono un po’ abbattuta, sopratutto perché il disguido non è dipeso da me 😿 D’altra parte però siamo in piena pandemia, è normale che disagi simili possano capitare e bisogna farsene una ragione. 🙂

Io ho dovuto saltare l’aggiustamento del mese di dicembre perché, a causa di alcuni casi di Covid, la clinica ha dovuto chiudere per alcuni giorni. Ho notato che durante tutto il mese i miei denti non si sono praticamente mossi e si sono anzi rilassati nella loro posizione. Mi ricordo che ho pensato “Cavolo, i miei denti si adageranno e chissà che male stringere l’apparecchio dopo ben 8 settimane di calma!” Purtroppo avevo ragione..

Dolore e mal di testa

Su Youtube un video in cui condivido con voi la mia esperienza “dal vivo”

Controllate il mio canale YouTube per un video riassuntivo e una panoramica in tempo reale della mia dentatura! 🦷

E voi?

Come sta andando invece il vostro trattamento? Avete già notato dei cambiamenti o state ancora decidendo se intraprendere questa avventura?

Fatemi sapere inserendo un commento qui sotto 👇🏽 oppure contattatemi direttamente se volete condividere con me le vostre impressioni o per qualsiasi dubbio o domanda.

E ricordate sempre che the only way out is through! Perciò non demordete, ci vuole tanta tanta pazienza e coraggio ma i risultati prima o poi arriveranno.

A presto!

5 vegan friendly spots in BoLo (Bos en Lommer – Amsterdam West)

A list of cafes and restaurants you should stop by if you find yourself strolling in the lovely Bos en Lommer neighbourhood. Located in the West side of Amsterdam, BoLo is a multicultural neighbourhood at a 15-minute bus ride from Amsterdam central station. In this part of the city authentic Dutch pubs get mixed with…

Che ne sarà di questo blog?

Lettera aperta ai miei instancabili lettori Carissim*,è con piacere che torno a scrivervi e aggiornarvi sulla mia situazione e, soprattutto di cosa ne sarà di questo blog ad apparecchio tolto. 🕓 3 mesi senza apparecchio Sono passati all’incirca tre mesi da quando ho tolto l’apparecchio. Devo dire che ancora non mi sono abituata a sorridere…

Apparecchio · Estrazioni

Estrazioni: 5 consigli su come affrontarle

Ciao e ben (ri)trovati!

In questo articolo voglio darvi cinque consigli (+1) su come affrontare il pre, il durante e il post estrazioni!

⤳ Numero 1: preparate tanto cibo liquido!

Nelle ore seguenti l’estrazione — e probabilmente nei primi giorni a venire — mordere cibo solido sarà non solo difficile ma soprattutto doloroso! Vi consiglio quindi di prepararvi mentalmente e fisicamente a mangiare cibi liquidi come zuppe, yogurt, centrifugati, smoothie… insomma tutto ciò di (semi)liquido che più vi aggrada! E naturalmente tanto, tanto, tanto gelato!

Give me more!

Prima di recarmi dal dentista, io ho preparato più di due litri di zuppa di patata dolce (trovate la ricetta nel prossimo articolo!) perché sapevo che sarei stata troppo stanca e occupata al mio ritorno.

Se potete, vi consiglio di preparare almeno il vostro primo pasto in anticipo: l’estrazione di denti è come una breve operazione, perderete un po’ di sangue e vi sentirete un po’ frastornati, per questo al vostro ritorno dovreste riposare il più possibile e trattare con cura la vostra bocca.

Look at that!

Un consiglio nel consiglio (stile Inception): quando il dentista vi darà una garza per tamponare la ferita, chiedetene un paio in più da portare a casa, può esservi utile!

⤳ Numero 2: tenete pronti gli antidolorifici

Quando l’effetto dell’anestesia sarà scemato, potreste ritrovarvi in real pain! Vi consiglio quindi di tenere a portata di mano qualche antidolorifico onde evitare dolori troppo acuti. Ma mi raccomando: prima di farne uso leggete attentamente il foglietto illustrativo e attenetevi al dosaggio indicato.

Cercando su internet ho notato che c’è chi l’antidolorifico lo prende prima delle estrazioni e chi dopo. Io non ho ritenuto opportuno prenderlo prima dell’estrazione perché ho pensato che ci sarebbe già stata la cara amica anestesia a tenere a bada il dolore nei momenti più critici e di certo fino al mio ritorno a casa.

So painful!

➢ Mentre cercavo consigli su come tenere a bada il dolore, sono incappata in alcuni pazienti che hanno chiesto al dentista di aspirare anche un po’ di gas esilarante, altri di metter su la loro canzone preferita e altri ancora di filmare l’operazione. Come potete vedere, non siamo tutti uguali, anzi, siamo tutti diversi e portati ad affrontare la stessa sfida in modo del tutto personale.

⤳ Numero 3: pensate a qualcosa che vi faccia forza

Lo so, è difficile pensare a qualcosa di bello mentre si è seduti sulla poltroncina del dentista. Tutto quello che si vorrebbe fare è scappare, correre via senza voltarsi indietro, darsela a gambe e… e… e poi cosa? E poi dovreste prendere un nuovo appuntamento, tornare dal dentista pieni di ansie e ricominciare la tiritera daccapo.

Per questo vi consiglio di pensare a qualcosa di bello, qualcosa che vi tiri su di morale e che vi faccia sentire rilassati e a vostro agio. Potrebbe essere una canzone, un ricordo felice o più semplicemente il concentrarvi sul fatto che ciò che state facendo è un atto d’amore per voi stessi, un qualcosa che migliorerà non solo la vostra autostima ma anche la salute della vostra bocca.

Io personalmente ho pensato tutto il tempo alla mia gattina Marla e a quanta paura deve avere quando la portiamo dalla veterinaria 😿 Ogni volta che la mettiamo nel trasportino, lei non sa dove deve andare e nemmeno cosa le farà la sua dottoressa! Nonostante tutta l’ansia e la paura, Marla riesce sempre a vincere le sue paure e così potevo fare anche io! Io che sapevo benissimo per quale motivo ero dal dentista e cosa mi aspettava.

Morale della favola: cats always do it better e di certo Marla sa che The Only Way Out is Through!

⤳ Numero 4: effettuate i risciacqui più volte al giorno

Per contenere il rischio di infezioni è importantissimo tenere la gengiva il più pulita possibile, per questo vi consiglio di effettuare degli sciacqui almeno due volte al giorno. Potete usare acqua tiepida e sale (lo so, il sapore potrebbe non piacervi), oppure comprare un collutorio apposito.

Gli sciacqui non solo vi daranno sollievo, ma avranno anche un’azione disinfettante e antinfiammatoria.

Io ho effettuato gli sciacqui due volte al giorno con un collutorio e nell’arco della giornata ho utilizzato acqua e sale dopo i pasti e ogni volta in cui ne sentivo l’esigenza (gengiva indolenzita o gonfia, senso di bruciore e così via).

Buffy!

➢ Il collutorio consigliatomi dal dentista si chiama PerioAid. Personalmente l’ho ritenuto molto efficace ma ci sono due aspetti di cui dovete tenere conto:

  1. Si tratta di un medicinale, pertanto è bene leggere attentamente il foglietto illustrativo prima di farne uso.
  2. Usato eccessivamente macchia i denti! Vi consiglio quindi di utilizzarlo per una settimana al massimo o, se preferite usarlo più a lungo, una sola volta al giorno. Ovviamente non sono macchie permanenti, ma per toglierle dovrete effettuare una pulizia ai denti.

➢ A proposito del punto 2: ho mandato una mail al mio dentista nel cuore della notte perché ovviamente mi è preso il panico macchie due giorni prima di mettere l’apparecchio. Morale della storia: non fate come me, non lasciate tutto all’ultimo, anzi cercate di arrivare preparati al grande giorno!

⤳ Numero 5: tenete i fazzoletti a portata di mano

Ebbene sì, dopo aver estratto i denti ci sarà saliva in ogni dove, frammista a sangue e cotone. Vi consiglio quindi di fare scorta di fazzoletti e sputacchiare il vostro/sangue saliva non appena ne sentirete l’esigenza.

Subito dopo le estrazioni, tra garza in bocca e anestesia, le mie labbra andavano da tutte le parti e non riuscivano a contenere la saliva. Inoltre, non so a voi, il sapore del sangue in bocca tende a darmi un senso di nausea e ho preferito liberarmene.

Al mattino invece, almeno per i primi giorni, il vostro cuscino sarà un cimitero di saliva e sangue… Mi spiace, ma ho preferito anticiparvelo.

Fate però attenzione! Non effettuate movimenti troppo bruschi ed espellete solo la saliva in eccesso. È importante che la vostra bocca abbia il tempo di “abituarsi” alla nuova situazione e produrre saliva/sangue è un meccanismo di autodifesa.

⤳ + 1 : comprate qualche bustina di tè

A quanto pare il tè (possibilmente nero) ha un’azione vasocostrittrice e dovrebbe favorire il blocco del sanguinamento. L’idea sarebbe quella di farsi un tè, estrarre la bustina dopo il necessario tempo di infusione e, una volta intiepidita metterla in bocca e aspettare che faccia effetto.

Su internet ho letto tanti pareri positivi su questo metodo. Su di me non ha funzionato ma ho voluto condividere questo consiglio ugualmente perché siamo tutti diversi. Magari su di voi funziona! 🙂

NB. Il sanguinamento è normalissimo e soprattutto utile perché significa che il vostro corpo sta cercando di proteggere la gengiva facendovi una sorta di scudo. Tuttavia, il sangue dovrebbe smettere piano piano di fuoriuscire.

Sul mio canale trovate un video riassuntivo

Se vi interessa avere un riassunto audiovideo di questo articolo, visitate il mio canale YouTube:

E voi?

A voi come è andata? Avete qualche altro consiglio da aggiungere a questa lista?

Se volete raccontarmi la vostra esperienza o se semplicemente avete delle domande, contattatemi tramite il form apposito. Altrimenti, se vi interessa l’argomento “apparecchio ai denti”, seguite il mio blog per ricevere una notifica ogni qualvolta un nuovo articolo venga pubblicato.

E direi che per ora è tutto! Spero questi consigli possano esservi d’aiuto o servirvi da spunto per effettuare ulteriori ricerche online su questo argomento.

Mi raccomando, ricordatevi di riposare tanto e di prenderla con calma! Fatelo per voi, il vostro corpo e la vostra mente 🙂 È vero, The Only Way Out is Through, ma questo “Through” deve contenere dei momenti da dedicare solo a voi stessi.

A presto!

E.

Apparecchio · Estrazioni

Ho estratto 4 denti!

E sono qui per raccontarlo

Ce l’ho fatta! Ho estratto quattro denti, sono sopravvissuta e vi racconto com’è andata! 🙂

Nello specifico, vi mostro quali denti ho dovuto togliere, quali sono le tempistiche di questo tipo di trattamento e se sia doloroso o meno.

Quali denti ho estratto?

Visto che il sovraffollamento dentale interessava l’intero palato, nel mio caso è stato necessario creare spazio su ambedue le arcate. Si è quindi optato per una estrazione di quattro premolari (i primi): due sul lato destro e due sul lato sinistro, ovvero due nella parte superiore e due in quella inferiore.

Nello schema in basso trovate una panoramica delle due arcate dentali. Le frecce rosse indicano i denti che mi sono stati tolti:

Notate bene: la scelta di quali e quanti denti da estrarre è presa dal vostro odontoiatra in base a diversi fattori ed è il risultato di uno studio mirato. Attraverso il vostro calco dentale, gli x-ray e le fotografie del vostro volto, lo specialista è in grado di calcolare quanti millimetri di spazio mancano e come ovviare al problema.

Ricordatevi quindi che nel vostro caso potrebbero essere altri i denti da “sacrificare”, come per esempio i primi premolari.

Considerando che i denti del giudizio sul lato destro mi sono stati tolti, ora ho un bocca solo 26 denti. 😱

26 it is!

È doloroso? Nì!

L’estrazione in sé dei denti non è dolorosa. Dovete tenere presente che il dentista provvederà ad anestetizzare la parte interessata in modo che voi non sentiate dolore alcuno.

Tuttavia, l’anestesia agisce solo sul dolore e non, diciamo così, sulle sensazioni. Ovvero: mentre il dentista estrarrà i denti, di certo sentirete che qualcosa sta “tirando” fuori il vostro🦷 , che questo si sta muovendo all’interno del palato e noterete sicuramente il momento in cui sarà uscito dalla vostra bocca.

Il tutto potrebbe essere accompagnato da diversi rumori.

I heard a rumor..

Nel mio caso ho chiaramente sentito una delle radici rompersi nella mia bocca. Il dentista ha dovuto estrarla (vi lascio immaginare con cosa e come). Non è stato piacevole ma l’anestesia ha fatto il suo dovere e non ho sentito alcun dolore, solo del (scusate la parola dialettale ma è quella che più calza a pennello) “ravanamento“, dalla voce del verbo “ravanare” (https://unaparolaalgiorno.it/significato/ravanare)

Nota bene: La parte più dolorosa è in realtà il post operatorio. Nei giorni a seguire, muovere la bocca e soprattutto mangiare potrebbe rivelarsi un’operazione complicata e non proprio piacevole. Per questo vi consiglio di mangiare zuppe, yogurt, gelati, frullati, smoothie e simili, finché non lo riteniate opportuno.

E l’antidolorifico?

Qualora il male divenisse insopportabile, potete fare ricorso a un antidolorifico, sempre facendo attenzione al dosaggio consigliato nel foglietto illustrativo.

Io personalmente non l’ho preso prima delle estrazioni, l’ho ritenuto inutile visto che l’operazione sarebbe avvenuta sotto anestesia. Ho preferito assumerlo una volta arrivata a casa per i seguenti motivi:

  1. Non volevo che il dolore mi prendesse alla sprovvista visto che non ho idea di quanto duri esattamente l’effetto dell’anestesia;
  2. Preferisco non abusare troppo di medicinali. Prendendo il paracetamolo dopo l’operazione, avrei beneficiato del suo effetto anche dopo l’anestesia (ovvero quando ne avevo realmente bisogno) e avrei potuto decidere in un secondo momento se, in base al malessere, sarebbe stato necessario assumerne un altro.

Vi dirò, già dopo circa 16 ore dall’intervento non sentivo dolore, per questo ho preso l’antidolorifico due volte in totale.

Le tempistiche

  • Per quanto riguarda le estrazioni:

L’intero iter è durato 4 settimane. Dopo le prime due estrazioni — che hanno interessato il lato destro — ho atteso due settimane prima di togliere gli ultimi due denti e due settimane ancora per mettere l’apparecchio.

Questo non solo permette alla vostra gengiva di guarire con calma tra un intervento e l’altro, ma vi aiuta anche a mangiare più facilmente. Di fatti, focalizzando la masticazione sul “lato buono”, diminuirete di parecchio il rischio di infezioni e permetterete alla vostra ferita di guarire più velocemente e con meno dolore.

Se quattro settimane vi sembrano troppo lunghe, potete chiedere al vostro dentista se è possibile restringere i tempi. Io ho preferito non farlo perché volevo lasciare alla mia gengiva il tempo di guarire, ma questa è una scelta del tutto personale.

➢ Navigando nel web ho scoperto che in certe nazioni si possono togliere tutti e quattro i denti in una volta. Io personalmente la trovo una soluzione un po’ estrema. È vero, così vi “togliete subito il dente”, ma potrebbe risultare secondo me più traumatico, sia per la vostra bocca che per la vostra dieta e serenità durante i pasti.

Totò docet
  • Per quanto riguarda invece la guarigione:

Devo ammettere che la parte destra ci ha messo molto più tempo a guarire della sinistra e che a darmi più problemi sono stati i denti superiori e non quelli inferiori.

Il premolare superiore destro è stato tolto con più difficoltà perché il suo amico canino ostruiva i movimenti di estrazione del dentista. Ciò ha causato un piccolo trauma e la gengiva ci ha messo molto tempo a riassorbirsi e guarire rispetto alle altre. Per darvi un’idea: ci sono voluti circa 12 giorni pieni per una guarigione quasi completa, mentre il dente inferiore dopo una settimana sembrava già a posto.

Il premolare superiore sinistro invece è quello della radici rotta menzionata sopra. Come risultato, quel lato è quello che più mi ha fatto male nel corso della guarigione. Tuttavia, già dopo una settimana/otto giorni circa, anche la parte sinistra sembrava già guarita.

➢ Ricordatevi che ogni caso è a sé e dipende davvero da diversi fattori, alcuni del tutto imprevedibili. Prendete i miei stessi denti per esempio: sono stati tutti tolti dalla mia bocca, alcuni nello stesso momento, eppure hanno avuto tutti un proprio percorso di guarigione.

Quindi: se la vostra esperienza è diversa dalla mia, non preoccupatevi! E se notate qualcosa di strano o che non vi convince, contattate subito il vostro dentista per esporre i vostri dubbi e, se necessario, prendere un appuntamento.

Addio dentini!

E così ho detto addio ai miei poveri dentini. È stata dura, tra momenti di sconforto, stanchezza e pazzia nel ripetermi “ma chi me lo ha fatto fare??” Ma oramai è andata, questo mese dedicato alle estrazioni è quasi passato e finalmente potrò catapultarmi nell’avventura di cui le estrazioni erano in fin dei conti il preambolo: l’apparecchio ai denti.

Il loro sacrificio non è stato vano e voglio ricordarli qui, gli eroi che si sono immolati per me!

Photo by ericabloem

Ebbene sì, li ho voluti conservare come memento del mio coraggio e forza di volontà.

Più li guardo e più spero vivamente ne sia valsa la pena. Ma in realtà sarà il tempo a stabilirlo visto che The Only Way Out is Through!

Ma li ho estratti veramente? La video-prova

Se volete una prova visiva degli spazi vuoti lasciati dalle estrazioni e un racconto più approfondito di come le estrazioni si sono articolate, ecco un video del mio canale YouTube (scusate per la qualità, migliorerò presto, lo prometto!)

E voi?

Avete già provveduto alle estrazioni? Oppure non ne avete bisogno?

Se vi va di condividere la vostra storia, lasciate pure un commento o, se preferite, contattatemi direttamente. 😸

Intanto, grazie per avermi letta e ricordatevi sempre che per ogni esperienza The Only Way Out is Through!

E.

Apparecchio · Estrazioni

Pre-estrazioni: Il punto di partenza

Smile for the camera!

In questo articolo voglio mostrarvi come erano i miei denti prima dell’inizio del trattamento odontoiatrico, ovvero prima dell’estrazione di 4 premolari e dell’applicazione dell’apparecchio fisso.

Anche se di primo acchito la vostra dentatura può sembrarvi senza rimedio, c’è sicuramente modo di migliorarla. Non fatevi influenzare dalla vostra età, dalle vostre paure e nemmeno dall’abitudine di esservi sempre visti allo specchio con quei denti, quel sorriso e quella insicurezza. Se veramente volete compiere questo passo, chiedete il parere di più odontoiatri e decidete con calma e razionalità a chi affidarvi.

Fatta questa premessa, spero che la seguente carrellata fotografica vi instilli un po’ di fiducia!

La parte frontale

Di seguito una serie di immagini del mio sorriso pre braces e pre extractions:

Come potete notare:

a) la mia bocca sembra un quadro di Picasso;

b) c’è un affollamento dentale nella parte frontale, motivo per il quale più di un odontoiatra mi ha raccomandato l’estrazione di quattro premolari prima di poter applicare l’apparecchio fisso.

Mostraci il tuo profilo migliore

In questa carrellata di immagini, la situazione vista di profilo:


Ciò che importa è come sei dentro..

Ed ecco infine qualche istantanea che svela i meandri della mia bocca:


Ammetto che l’ultima foto, più che un Picasso, assomiglia all’Urlo di Munch.

Riassumendo..

Come (forse) avete notato, il morso chiude bene ed è la parte frontale ad avere più problemi, poiché sovraffollata.

La mera applicazione dell’apparecchio sarebbe pressoché inutile perché i denti non avrebbero alcuno spazio a disposizione per muoversi. Per creare lo spazio necessario, mi è stata detto che (ahimè) l’unica soluzione è di procedere all’estrazione di quattro premolari.

Alcuni di voi si chiederanno: perché non ti hanno permesso invece di allargare il palato e mettere l’apparecchio in un secondo momento? Ebbene, la maggior parte degli odontoiatri che ho visitato mi ha comunicato che non avrebbe senso modificare l’intero palato poiché la zona posteriore della mia dentatura è già corretta. Perché alterarla quando ciò potrebbe intaccare negativamente l’intera mandibola? Meglio quindi concentrarsi sulla parte frontale e creare lì lo spazio necessario ai denti per muoversi.

Vi confesso però che l’idea di un palatale expander mi aveva veramente allettata. Questa soluzione avrebbe significato mantenere ben quattro denti sani (poverini, loro non avevano fatto nulla di male) e comportato solo un dilatamento nelle tempistiche di perfezionamento del palato (un anno in più? chissene!).

Purtroppo in Olanda non ho trovato nessun odontoiatra che credesse nell’efficacia dell’allargamento del palato in età adulta, ovvero quando il periodo dello sviluppo è bell’e finito. Dopo qualche mese ho quindi desistito e fatto pace con l’idea delle estrazioni.

Non mi dilungo sull’argomento “scegli bene il tuo odontoiatra” perché ho intenzione di dedicarvi un intero articolo e anche un video YouTube, ma posso già reiterare quando detto: chiedete diversi pareri prima di scegliere a quale specialista affidarvi!

Questa panoramica non vi è bastata?

Se volete approfondire con me l’argomento perché la vostra situazione è simile alla mia o per mera curiosità, qui di sotto trovate il link ad un video che ho girato in merito proprio il giorno prima di procedere alle prime due estrazioni. Oltre a mostrarvi la mia dentatura, vi spiego con quali tempistiche mi sottoporrò alle estrazioni e perché ho deciso di mettere l’apparecchio a trent’anni più due.

Qualora il video vi sembrasse utile e interessante, iscrivetevi al mio canale: troverete aggiornamenti circa quest’avventura e (spero presto) qualche video off topic che potrebbe interessarvi.

E voi?

Qual è invece la vostra storia? Ancora indecisi se mettere l’apparecchio o meno? O avete già messo i vostri denti in gabbia? 🙂

Se vi va di condividere la vostra avventura, lasciate pure un commento o, se preferite, contattatemi direttamente.

Intanto, grazie per avermi letta e ricordatevi sempre che per ogni esperienza The Only Way Out is Through!

E.

Apparecchio

Apparecchio: l’opinione degli “altri”

I commenti che influenzeranno la tua scelta

Mettere l’apparecchio non è una decisione che si prende da un giorno all’altro. Richiede un lungo ponderare, considerare i vari pro e i vari contro e capire se i motivi che spingono in questa direzione siano effettivamente validi. E chi non ha mai chiesto (o ottenuto senza richiederla) l’opinione degli altri in merito? Nel prendere questa decisione non facile, è normale cercare l’appoggio di chi ci sta accanto. Ma i loro pareri sono oggettivi o sono indorati dalla paura di ferire i vostri sentimenti?
Ho chiesto in giro diverse opinioni e in questo articolo voglio elencare i commenti più comuni che ho ricevuto, come li ho accolti e se hanno influenzato la mia scelta.

Ma dai! Non si notano nemmeno! Io non ci ho mai fatto caso!

Ecco, questa frase mi è stata ripetuta fino allo sfinimento. Ma attenzione, non da chi ha denti perfetti, ma da chi mi conosce da una vita e, fortunatamente, non mi giudica per il mio aspetto ma per il mio carattere.
La mia prima reazione? Questo commento mi ha effettivamente rincuorato, principalmente per due motivi:

  1. Gli amici che non giudicano un libro dalla copertina;
  2. Trent’anni di fotografie con la bocca chiusa in un ghigno quasi malefico, altrettanti anni a parlare con la bocca a fessure e l’abitudine di coprirmi i denti con una mano quando sorrido, hanno sortito il loro effetto: nascondere a tutti la mia dentatura stile Picasso.

A questa prima reazione è seguito il pensiero: e se questo commento fosse una bugia a fin di bene? Se i miei denti fossero così visibilmente storti da non voler ledere quel briciolo di autostima rimasta? Non gliene farei di certo una colpa!

Per concludere, nonostante la buona fede di chi commenta con un «Non ci ho mai fatto caso», ritengo che quest’opinione sia poco affidabile poiché dettata dal buon cuore di chi la pronuncia.

Awww, you’re so sweet!

A me piacciono i tuoi dentini!

A prescindere dalla buonafede insita in questa affermazione, chi la pronuncia ha di solito.. denti perfetti! Il che si traduce nelle seguenti considerazioni. Chi ha commentato:

  1. Ha un senso dell’orrido molto pronunciato;
  2. È talmente abituata a vederti sorride a denti stretti che è ormai convinta faccia parte del tuo carattere e non vuole vederti cambiare per una semplice questione di apparenza.

La verità è, a mio avviso, che chi non si è mai sentito a disagio con la propria dentatura, non può comprendere a pieno il senso di imbarazzo di chi si sente diverso dagli altri.
Senza girarci intorno: quante persone conoscete che a trent’anni hanno i dentini storti?? D’accordo, qualcuno c’è poiché non tutti, come d’altronde me, hanno avuto la possibilità di mettere l’apparecchio in adolescenza. Ma la maggior parte dei millennials ha dei denti normali, essendo il ricorso a un odontoiatra prassi molto comune già a partire da fine anni Ottanta.

Concludendo, sebbene io mi sia rifugiata nel “mi piacciono i tuoi dentini” ogni volta in cui pensavo con orrore all’estrazione dei miei poveri premolari, ho cestinato subito questo commento perché troppo soggettivo.

Oh really?

Se vuoi ti faccio il prezzo di famiglia…

Questo commento mi riporta a quella volta in cui mi hanno offerto il prezzo di famiglia…

Stavo frequentando il liceo e avevo per amica una ragazza che non mancava di commentare in continuazione le caratteristiche fisiche dei nostri compagni di classe (soprattutto le femmine). Mi ricordo che una volta mi disse: sai, anche se fumi, i tuoi denti non sono gialli ma davvero bianchi! Presi questa affermazione come un commento positivo e ne fui felice, ma col senno di poi mi chiedo: come ho fatto a essere così naif? Chiaramente prendeva in giro anche me! Questo era un chiaro segnale di quanto i miei denti rappresentassero per lei un serio argomento di conversazione.
Nonostante le prese in giro alle mie spalle, questa “amica” aveva esposto le sue preoccupazioni per la mia orrenda dentatura al padre odontoiatra. Questi, preso da un momento di compassione, le aveva riferito che sarebbe stato disposto a concedermi il prezzo di famiglia qualora avessi deciso di avere un sorriso stupendo come quello della figlia.
Quando lei me lo disse, cercai timidamente di buttarla lì ai miei genitori. Nessuno al liceo aveva i denti storti come i miei e anche io volevo aggiustarli prima dell’università.. non si potrebbe provare a sentire e vedere cosa dice? Ottenni come risposta un «Non abbiamo i soldi»

Anche se non a tutti capiterà di ricevere un’offerta di famiglia, cosa ci insegna questa storia? A scegliersi meglio le amiche! In realtà non credo. A prescindere dalle prese in giro e dalle sue motivazioni, credo che questa persona abbia voluto aiutarmi e che forse ho perso un’occasione non da poco. Di certo questo episodio mi ha insegnato due cose:

  1. Che i denti storti si notano e tanto!
  2. Anche se non si dovrebbe giudicare un libro dalla copertina, la copertina è di certo un bel biglietto da visita.
Can I help you?

Quattro denti?? Ma sei pazza?!?

Alcune persone appoggeranno la tua iniziativa ma cambieranno subito idea appena gli dirai: «Eh, sono un po’ incerta perché dovrei estrarre quattro denti sani per fare un po’ di spazio.» Ti risponderanno che togliere quattro premolari è una roba da pazzi perché un giorno invecchierai, gli altri denti cadranno o ti verrà la piorrea!
Dopo la toccatina di rito, vorresti solo rispondere: «Sì, sono pazza, mi sono affidata ciecamente al primo odontoiatra di turno e non ho assolutamente paura di toglierli! Che sarà mai?»

La verità è che ci ho pensato giorno e notte, ho passato notti insonni a cercare informazioni su internet, ho chiesto a conoscenti che ci erano già passati e ho consultato tre diversi odontoiatri per scoprire che: a quanto pare è prassi.
Si cerca sempre di evitare le estrazioni se non strettamente necessarie ma in diversi casi, come il mio, sono la soluzione più consona.

Non possiamo prevedere cosa accadrà in futuro (purtroppo o per fortuna) ma possiamo scegliere di non cadere nel panico e fare una scelta razionale e ponderata. A chi vi dà della pazza dovete concedere il beneficio del dubbio perché a volte solo un pizzico di pazzia può portarci a prendere certe decisioni.

Whaaat?

Se hai sempre voluto farlo, allora fallo!

Finalmente qualcuno pronto a spronarti! Non ne vuole sentire: le estrazioni, il dolore, i due anni di trattamento. Niente potrà convincerla che tu non abbia il fegato di farlo. Anzi, visto che hai sempre scassato con sta storia, fallo e basta per piacere! Due sono le reazioni:

  1. Oh, finalmente qualcuno che è dalla mia parte e che tifa per me!
  2. Non la faranno troppo facile? In fondo la bocca è la mia!

Lo so, anche nel commento più incoraggiante riesco a vedere il lato negativo. Anche se queste sono le persone a cui rivolgersi nei momenti di sconforto, tenete bene a mente che alla fine saranno i vostri denti a vivere dietro le sbarre per una media di ventiquattro mesi e che la vostra deve essere una scelta ragionata. Insomma, non basta una pacca sulla spalla per spronarvi, ma dovete crederci ed esserne convinti al cento per cento.

Detto questo, ancora un paio di considerazioni e poi ho finito, promesso! 🙂

Ci sono quasi!

Non ti stai facendo influenzare da un costrutto sociale?

Devo dire la verità, questo è la domanda sulla quale mi sono soffermata più a lungo e che io stessa mi sono posta diverse volte.

Oggigiorno siamo bombardati da immagini di personaggi dalla dentatura perfetta, partendo dai denti bianchi, il sorriso smagliante, nessuno dente fuori posto o triangolino nero. Le persone di successo non hanno i denti rovinati, quelli con i denti storti sono i gangster, gli spacciatori, le persone poco abbienti, quelle meno fortunate e destinate a rimanere tali.
Viviamo nell’epoca dell’immagine e dell’apparenza, dove la distinzione tra bene/buono/ricco e male/cattivo/povero si rispecchia nella dicotomia bello/brutto.

Il voler mettere l’apparecchio non è forse dettato dal mio desiderio di prendere le distanze da un’infanzia in cui mi è sembrato di essere povera tra i ricchi? Ricordo che diverse mie compagnie di classe erano già viziate alle elementari e che al liceo il 99% dei genitori dei miei compagni guadagnava tanti soldi, rivestiva un ruolo importante o era addirittura pseudo famoso. La mia famiglia non ha mai navigato nell’oro e non posso dire che ricoprissero un ruolo politico né tantomeno sociale nella mia città. I miei genitori sono persone per bene, fiere di avere due figlie che sono riuscite a laurearsi all’università ma che non avevano la liquidità per mettere l’apparecchio ai denti a entrambe.

Mettere l’apparecchio significa quindi rinnegare il mio passato e fingere di essere come i miei compagni di classe del liceo? Di certo le superiori rappresentano un momento di crescita ma è mai possibile che mi abbia così traumatizzato?

Lasciando da parte i ricordi dell’adolescenza, non credo di essere così superficiale da voler mettere l’apparecchio per una mera questione di rivincita sociale (e se anche così fosse, non c’è niente di male). La mia scelta è sì di natura estetica, ma è soprattuto un gesto di amore, un prendersi cura di sé stessi. L’apparecchio non serve solo a raddrizzare i denti ma anche a correggere l’occlusione, una caratteristica che influenza la nostra postura, come respiriamo e la nostra conformazione fisica.

High school never ends

Vedi tu..

Ed ecco l’ultimo commento, quello allo stesso tempo più snervante e… più utile!Sì, perché da una parte questo “vedi tu” ti fa venir voglia di aggredire il tuo interlocutore, dall’altra fa innervosire perché è l’assoluta verità.

Nessuno può dirti se mettere l’apparecchio ai denti sia la scelta giusta o sbagliata (anche se il tuo odontoiatra potrebbe dissentire) perché alla fine della fiera sei tu a decidere. Lo so, sembra scontato e banale, ma sei tu che ti guardi allo specchio ogni giorno, tu che hai passato notte e giorno a guardare dubbi video su YouTube e a leggere articoli tradotti dall’hindi, tu ad aver consultato diversi dentisti. I dentini che estrarranno (spero per voi di no) sono i tuoi, così come sarai tu in prima persona a vivere quattro settimane da incubo mentre aspetti di guarire dalle estrazioni, due anni tra tra cibo incastrato tra i denti e, tra gli altri, un’ora al giorno, tutti i giorni, dedicata al lavaggio dei tuoi denti.

La decisione è tutta tua! Tua e tua soltanto.. quindi: vedi tu!

It’s your call

Grazie mille per aver letto questo articolo!